Budapest, capitale dell’Ungheria, detta anche “Parigi dell’Est” per i molti tratti in comune con la capitale francese. I suoi tratti caratterizzanti sono le numerose statue e bellezze architettoniche, gli enormi e curatissimi parchi naturali e le terme, molto frequentate dai turisti e dagli abitanti del posto.
Se state pensando di visitare la città, sicuramente non potete perdervi la Collina del Castello di Buda. Partendo dal Ponte delle Catene, immediatamente di fronte troverete la funicolare che vi porta fino sopra, oppure potete imboccare il sentiero sulla sinistra e salire a piedi, scelta che consiglio perché la salita non è faticosa e vi permette di osservare il panorama man mano che salite.

In cima c’è il quartiere medievale, con il Castello di Buda che racchiude al suo interno vicoli, palazzi, musei, giardini. Proseguendo invece per le strade della cittadina, arriverete alla Chiesa di San Mattia e al Bastione dei Pescatori. Questo è forse uno dei monumenti più emozionanti di Budapest, arroccato sullo strapiombo della collina, ha la forma di un castello delle favole. E’ formato da 7 torri che simboleggiano le sette tribù che hanno conquistato la terra che sarebbe poi diventata regno d’Ungheria. E’ un luogo fuori dal tempo, da cui godere di una delle migliori viste del Danubio e del Parlamento.

Sempre dal lato di Buda, si trova la Collina Gellèrt, la parte più misteriosa di Budapest. Si racconta infatti che nei boschi della collina avessero luogo rituali magici. Il monte prende il nome da San Gerardo, che nel 1064, chiuso in un barile pieno di chiodi, fu fatto rotolare giù da questa collina dai pagani ungheresi che si opponevano alla sua opera di conversione al crisitanesimo. Non sappiamo se si tratti di verità o leggenda, ma sul luogo del suo martirio è stata posta una statua di bronzo. Per arrivarci percorrete il Ponte Elisabetta e di fronte troverete subito una serie di scalinate.
La salita è più impegnativa rispetto alla precedente, ma molto più bella, perché il sentiero è totalmente immerso nel verde, con qualche panchina qua e là dove fermarsi per ricaricarsi.
Superando la statua di San Gerardo, arriverete alla cittadella, sulla quale trionfa un’immensa Statua della Libertà. La vista dalla cittadella è indescrivibile, ripaga tutte le fatiche fatte per arrivare in cima. Da qui si susseguono una serie di parchi naturali, dove è davvero piacevole trascorrere qualche ora in tranquillità.

Noi, camminando tra i parchi e le case di questa zona di Budapest, abbiamo trovato il Philosophy Garden (Filozòfusok Kertje, Gellérthegy), il mio preferito in assoluto. E’ stato creato da Nándor Wagner nel 2001, che rappresenta quegli uomini (di diversa cultura e religione) che in qualche modo hanno cambiato il mondo con il loro pensiero. Il posto è poco conosciuto dai turisti, quindi perfetto per trascorrere un po’ di tempo a riflettere, circondati dalle statue di Abramo, Ekhnaton, Lao Ce, Budda, Gesù, Bodhi Dharma, San Francesco e Gandhi. Sono rappresentati intorno ad una piccola vasca come se stessero a discutere del significato della vita. Poco più avanti, sempre nel parco c’è un’altra scultura che mi è piaciuta molto e rappresenta le città di Buda e Pest nei panni di un re e una bella donna, mentre si incontrano ai due lati del Danubio.

Se avete molto tempo a disposizione vi consiglio anche di visitare il Memento Park, che si trova a una distanza di circa 10 km, quindi è un po’ fuori mano, con i mezzi pubblici ci vuole un’oretta per arrivarci. Io non sono riuscita a visitarlo ma avrei voluto, per ammirare lo sforzo fatto in periodo post bellico, affinchè noi non dimenticassimo. Quando infatti le dittature iniziarono a crollare, le persone sfogarono sulle statue la loro rabbia accumulata. Budapest fece una scelta diversa, non distrusse quei simboli dei vecchi regimi, ma li portò appena fuori dal centro per creare un parco alla memoria, affinchè il passato non venisse dimenticato.

Per concludere la visita a questa parte di Budapest, vi consiglio le terme Gellért, considerate le più belle ed eleganti di Budapest. L’edificio è in stile Art Nouveau, e l’impressione che si ha è quella di fare un bagno all’interno di una cattedrale. La piscina principale è circondata da un colonnato e coperta da un soffitto in vetro a mosaico del 1934. Le altre stanze sono totalmente ricoperte da mosaici, una in verde e l’altra in blu. Poi c’è la piscina esterna da cui si vede parte del panorama di Budapest. L’esperienza di essere immersi nell’acqua calda, mentre fuori la temperatura ed il sole calano sempre più, lasciando spazio alla notte e alle mille luci di cui la città si popola, è sicuramente nella lista delle cose da fare almeno una volta nella vita!

Per oggi finisco qui il mio racconto, anche perché solo ora mi rendo conto di quanto ho scritto, ma su questa città c’è ancora tanto da sapere =)



Ph. Marco Ferro





























XoXo
Lucia Palermo