È l’isola più grande del Golfo di Napoli, un mix di mare e montagna, in grado di offrirti colori e profumi sempre diversi. Insomma, se andate ad Ischia non potete non vedere tutto quello che quest’isola ha da offrirvi perché è così che l’isola verde ti entra nel cuore, tra un tuffo in acqua e una zingara ti innamori e non te ne accorgi.

Ma voglio raccontarvi delle spiagge, tutte diverse.
La spiaggia di Citara, così chiamata in onore della Venere Citarea, è una delle spiagge più belle dell'isola e tra le più frequentate, perché la sua posizione ideale la rende sempre soleggiata. Si trova nel comune di Forio, sotto Punta Imperatore, non lontano dal parco termale più grande dell'isola, i Giardini Poseidon. A circa 80 metri dalla costa, a strapiombo del promontorio di Punta Imperatore, c’è la pietra della nave, che secondo le leggende sarebbe la galea messa a disposizione da Alcinoo, re dei Fenici, per accompagnare Ulisse nell’amata Itaca, sfuggendo alla collera di Poseidone (Nettuno), dio del mare, deciso a vendicare suo figlio Polifemo, accecato dall’eroe sull’isola dei Ciclopi. Proprio Poseidone, per vendicare suo figlio, avrebbe pietrificato il vascello poco prima di entrare in rada.

A poche centinaia di metri dalla spiaggia di citara, c’è Cava dell’isola, l'unico arenile interamente libero in tutta l'isola d'Ischia. A questa conca naturale si può accedere solo percorrendo una ripida discesa o circa 70 scalini, ma ne vale la pena sia perché è tra le spiagge più “selvagge” dell’isola, sia perché è la più frequentata dai ragazzi. La sconsiglio invece a chi ha bambini piccoli, perché le acque diventano profonde molto velocemente, c’è un vero e proprio scalino appena dopo l’ingresso in acqua.

Continuando a scendere, nel comune di Barano, c’è la spiaggia dei Maronti, la più estesa dell’isola, lunga 3 km, un intreccio di mare e monti, con Capri in lontananza sulla sinistra, Sant'Angelo sulla destra e davanti un mare splendido e pulito.

Sul lato opposto, nel comune di Lacco Ameno c’è la spiaggia di San Montano, completamente diversa da tutte le altre spiagge. La sabbia qui è più sottile e il fondale scende lentamente, si deve camminare un bel po’ prima di raggiungere le acque profonde. Questa baia ha un fascino quasi tropicale, con la sua forma a mezza luna, circondata dalle montagne; gode però di poche ore di sole, che subito scompare dietro i promontori di Zaro e Monte Vico. Questa è anche la spiaggia dove secondo le leggende sbarcò Santa Restituta, martire africana che doveva essere bruciata in mezzo al mare per non aver rinnegato, nemmeno sotto tortura, la fede in Cristo. Al contrario delle previsioni però, la barca ad andare a fuoco fu quella occupata dai suoi carnefici, il che consentì alla giovane martire di andare alla deriva serenamente, approdando proprio in località San Montano, dove al suo arrivo incredibilmente fiorirono tantissimi gigli bianchi.

Ritornando a Forio, vi consiglio di fare un salto di notte alla Baia di Sorgeto. Si tratta di un vero e proprio parco termale all’aperto, naturale e gratuito, raggiungibile attraverso una lunga rampa di scale, oppure da mare, con il servizio taxiboat da Sant’Angelo. L’insenatura  vede un susseguirsi di vasche di pietra dove si riversa l’acqua termale bollente che sgorga dal sottosuolo, e si mescola con le correnti fredde del mare. Credetemi, è il posto ideale per rigenerarsi dopo una giornata trascorsa ad esplorare l’isola, grazie al mix di caldo – freddo e la sola illuminazione della luna.

Il mio racconto delle spiagge termina qui, ma nel prossimo post vi racconterò la seconda anima di Ischia: quella di terra.










XoXo
Lucia Palermo