Buon Weekend,
dalla spiaggia nera di Ajuy, dichiarata monumento naturale nel 1994, parte un sentiero attraverso la scogliera. Il percorso è inizialmente in salita e, osservando le rocce man mano che si sale è possibile osservare cinque fasce distinte per colori e materiali. La passeggiata si trasforma così in un viaggio nelle diverse ere geologiche che hanno lentamente dato forma a questo luogo.
Ma questo è solo l’inizio! Una volta arrivata in cima sono rimasta totalmente senza parole, impreparata di fronte allo spettacolo che mi si presentava sotto gli occhi e che non avrei potuto neanche lontanamente immaginare.
 Mi sono trovata immersa in una distesa di sabbia fossile e dune solidificate. Il paesaggio era di un bianco accecante, con qualche tocco di ocra qua e là, in pratica totalmente diverso rispetto alla spiaggia nera che si trovava esattamente qualche metro più in basso. Affacciandosi, da questa altezza, si riesce a vedere un bel pezzo della costa ovest dell’isola, dalla mezza luna di sabbia nera fino alle grotte vulcaniche.
Ci incamminiamo attraverso le dune solidificate proprio in direzione delle grotte. Il sentiero è ben delimitato ma il mio consiglio è di indossare comunque un paio di sneakers, dato che si tratta pur sempre di un percorso roccioso. (la sottoscritta anche con le sneakers ha rischiato un paio di cadute, ma vabbè io sono impedita e questo è un discorso a parte).
Dopo una passeggiata di 20 minuti, in cui il percorso ci porta sempre più sull’oceano, tanto che in alcuni punti basta guardare voltarsi a sinistra per vedere lo strapiombo, ha inizio la discesa.
Due rampe di scale strette, scavate nella scogliera, mi portano quasi a livello dell’oceano. Mi ritrovo sospesa tra roccia e acqua, e l’emozione è indescrivibile. 
Al termine delle scale si apre una maestosa grotta nera e, dopo l’ultima discesa mi ci ritrovo dentro. Inghiottita nel nero. Persa nella sua grandezza. A separarmi dall’oceano adesso ci sono solo alcuni scogli dove le onde si infrangono violente,  aprendosi in un ventaglio bianco che sembra venirmi addosso ogni volta. Anche il rumore del mare è diverso udito da qui. E’ burrascoso, sovrasta tutto.
Insomma, se andate a Fuerteventura non potete non visitare Ajuy, molti consigliano di visitarla il pomeriggio perché il sole tramonta da questo lato, ma, dopo averla vista anche di mattina, posso dire che è spettacolare sempre, per i contrasti, per la varietà di paesaggi, per le emozioni che suscita ad ogni passo, uno dei posti che mi ha colpita di più.

Ph. Marco Ferro

















XoXo
Lucia Palermo