Esattamente un anno, il tempo che mi è servito per parlarvi di Venezia.
Prima di visitarla, questa città non mi aveva mai particolarmente attratta, così quando mi ci sono ritrovata per pure caso, nel bel mezzo di agosto dell’anno scorso, ammetto che avevo numerosi preconcetti: troppo romantica, troppo bomboniera, troppo caotica. Ebbene, Venezia ha spazzato via ogni mio pregiudizio, e in sole 48 ore mi ha conquistata per sempre.
Partiamo dall’alto, per avere una visione su tutta la laguna veneta, prima di perdersi tra le sue innumerevoli calli. Fontego dei Tedeschi era la sede dei mercanti tedeschi che lo usavano come magazzino ed alloggio. Oggi è un centro commerciale di lusso, con all’ultimo piano una terrazza panoramica. La visita è gratuita, si può sostare solo per 15 minuti ed è obbligatoria la prenotazione tramite il sito: fondaco-rooftop-terrace . Potete anche prenotare direttamente lì, tramite un tablet posto all’ultimo piano, ma rischiate di dover aspettare anche un’ora prima di poter entrare. Inoltre rispettate l’orario di prenotazione, altrimenti vi toccherà rifare tutto (sono precisissimi).
Altri punti panoramici per vedere Venezia dall’alto sono: il Campanile di San Marco, la Scala Contarini del Bovolo e la Torre dell’Orologio.
2. PONTE DI RIALTO
E’ uno dei quattro ponti che attraversano il Canal Grande, e sicuramente il più famoso, oltre ad essere il più antico. Situato nel cuore pulsante della città , in ogni momento della giornata è attraversato da folle di persone e sostarvi sopra il tempo di un selfie è davvero difficile. Ma a mio avviso la prospettiva migliore, per uno scatto instagram si ha dalle balaustre sul canale!
E adesso passiamo alle 5 leggende, legate ad altrettanti posti da vedere assolutamente!
1. PONTE DEI SOSPIRI
Conosciuto in tutto il mondo, e fotografato da chiunque sia passato in visita a Venezia anche solo per un giorno, questo ponte collega il Palazzo Ducale alle Prigioni Nuove, primo palazzo al mondo costruito per essere adibito a prigione. Il ponte veniva quindi attraversato dai reclusi diretti agli uffici Inquisitori di Stato per essere giudicati. Il suo nome deriva appunto dalla leggenda secondo cui, i prigionieri, attraversandolo, sospiravano all’idea di vedere per l’ultima volta il mondo esterno.
Durante la prima metà dell’800 Venezia fu una delle protagoniste del Risorgimento italiano contro la dominazione austriaca. L’impero austriaco esercitava un pesante controllo sulla popolazione e si impegnava a fermare i carbonari ed i patrioti. Nonostante ciò le società segrete continuavano a divulgare le proprie idee in modo occulto. Attraversando il ponte di Borgoloco, ad esempio si può notare come le eleganti volute della sua balaustra in ferro non sono cuori, come potrebbe sembrare a primo impatto, ma bensì 3 lettere: W E V, Viva Vittorio Emanuele!
Il mio racconto di Venezia finisce qui, visitando tutti i posti che vi ho descritto, vedrete l’intera città in 48 ore, ma mi raccomando, tra una foto e una leggenda non dimenticate di fermarvi a mangiare tra i vari bacari, le osterie veneziane a carattere popolare, dove provare i cicchetti e il baccalà mantecato, rigorosamente accompagnati da un buon calice di vino!
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