Sono stata in Toscana a fine Ottobre, e mi sono ripromessa di tornarci quest’anno, perchĂ© di questa terra mi sono profondamente innamorata.

Se la maggior parte di noi quando pensa alla Toscana pensa a Firenze, beh vi posso assicurare che per quanto bello sia il capoluogo toscano, ci sono molti altri gioielli nascosti in questa terra. Ecco perchĂ© oggi ho scelto di raccontarvi della mia gita in Val D’Orcia, la vallata che si snoda a sud della Toscana lungo le province di Siena e Grosseto.

Il mio viaggio ha inizio proprio da Siena, una delle cittĂ  medievali piĂą belle d’Italia. Secondo la leggenda è stata fondata da Senio, figlio di Remo, infatti in cittĂ  si trovano diverse statue raffiguranti Romolo e Remo allattati dalla lupa.

Per visitarla vi consiglio di partire da Piazza Matteotti, che è vicina a numerosi parcheggi ed alle fermate degli autobus. Oltre ad essere il punto d’inizio della zona pedonale di Siena ovvero il centro storico. Il centro è un dedalo di stradine pittoresche, animate da botteghe artigianali e negozi. I “corsi” principali sono tre: Via dei Banchi di Sopra, Via dei Banchi di Sotto e Via di CittĂ .

Quest’ultima conduce al nucleo centrale di Siena: Piazza del Campo, dalla particolare forma a conchiglia, a simboleggiare il mantello della Madonna che protegge la cittĂ . Il miglior modo per ammirarla è dall’alto, salendo sulla Torre del Mangia ( orari e costi qui ) . Da qui si nota come la piazza sia suddivisa in 9 sezioni, simbolo dei componenti del Governo dei Nove che fece di Siena il gioiello che ancora oggi tutti possiamo ammirare.

Dopo una pausa in uno dei tanti bar che circondano la piazza, è il momento di proseguire verso il Duomo di Siena, dove sono racchiuse innumerevoli opere firmate Donatello, Pisano e Michelangelo. L’entrata nella Cattedrale è a pagamento, ma se avete piĂą giorni a disposizione, vale assolutamente la pena visitarla.





Per me invece è arrivato il momento di rimettermi in auto e raggiungere il borgo vicino: Fonterutoli. Per la precisione Castello di Fonterutoli (Marchesi Mazzei), il posto scelto per il pranzo. Un piccolo inno alla “vita lenta”, dove poter alloggiare oppure sostare per ricaricarsi, pranzando sulla terrazza esterna che si affaccia su Siena e sulla vallata del Chianti. 

Questo è il posto in cui mi sono innamorata della cucina e del vino toscani, indissolubilmente legati. L’Osteria di Fonterutoli propone solo piatti preparati con ingredienti locali, freschi e di stagione, anche la selvaggina vive in azienda allo stato del tutto naturale. Per un aperitivo all’italiana invece, c’è la “SocietĂ  Orchestrale di Fonterutoli – Bar Alimentari”, che propone ottimi taglieri e schiacciate, sempre rigorosamente accompagnate dai vini Mazzei.

Vi avviso: dimenticate l’orologio, questo posto è da vivere con calma, i piatti vanno gustati chiacchierando, non si tratta di un semplice pranzo, ma di un’esperienza rigenerante.






E, dopo aver ricaricato tutti i sensi, è il momento di ripartire per l’ultima tappa del giorno: emozionarsi al tramonto tra i cipressi della Val D’Orcia. Se i borghi appaiono magici, le vallate hanno un’atmosfera quasi surreale e sospesa, non a caso questo paesaggio è stato inserito nella World Heritage List dall'Unesco nel 2004. Ancora una volta il mio consiglio è di non avere fretta, ma di guidare lentamente lungo la statale che divide in due la vallata. 

L’elemento costitutivo della sua bellezza è il cipresso. Non si può pensare alla Toscana priva dei suoi filari di cipressi. Questa pianta è sempre stata un simbolo di immortalitĂ , di distacco dal “mondo”, ma aveva anche la funzione concreta di frenare il vento che intorno agli edifici sacri, costruiti di solito sulla sommitĂ  delle colline, è piuttosto intenso. Proprio in virtĂą della sua longevitĂ  esso veniva tradizionalmente usato in Toscana per la segnalazione di strade, incroci, ostelli, o anche come segnale di confine tra fondi adiacenti.

Se volete fotografare quelli che vi mostro io nelle foto a seguire, impostate sul navigatore Agriturismo Baccoleno, raggiungerete uno spiazzo dove poter lasciare l’auto, da qui potete decidere di salire sulla collinetta e ammirare il paesaggio dall’alto, oppure percorrere il viale immergendovi tra i cipressi. In ogni caso, sarĂ  un’esperienza indescrivibile.