Un luogo senza tempo. Magico e quasi surreale. Matera, Capitale della Cultura Europea 2019, è un paese-presepe fatto di case scavate nel tufo e incastrate tra loro, come una serie di merletti intessuti da madre natura. 
Di tutti i luoghi che ho visitato in questi anni, Matera è per me quello più difficile da spiegare. L’ho scelta senza aspettative, senza informarmi sulle meraviglie da esplorare, senza cercare foto, insomma, senza sapere assolutamente nulla. E, adesso che ripenso a questa città, penso che questo sia il modo migliore di conoscerla!
Incamminarsi su una strada “dei giorni nostri”, e vederla trasformarsi passo dopo passo, fino a condurvi in un paesaggio che sembra venire da epoche passate, è qualcosa di indescrivibile. Un vero viaggio nel tempo, da fare a piedi!  L’asfalto scuro lascia piano piano il posto al lastricato bianco, e poi ai sassi.  Le case colorate, diventano piano piano casette di pietra bianca. E la magia è tutta lì. Sotto i vostri occhi.

La bellezza più pura ed essenziale che possa esistere. Senza fronzoli, senza punti oscuri, senza eccessi che troppo spesso si rivelano inutili. Un groviglio di gradinate e vicoletti, chiese e campanili, archi, ballatoi, orti e terrazze. Un posto in cui gli occhi si perdono, e la meraviglia viaggia trasportata dal vento. 

Per godere a pieno di tanta disarmante bellezza, ho scelto di alloggiare in uno degli hotel che si trovano in centro, l’Hotel in pietra, un boutique hotel che vi stra-consiglio, per l’accoglienza, davvero impeccabile; per l’ubicazione, nel quartiere Sasso Barisano, praticamente nel cuore della città dei sassi; e per la cura dei dettagli. Le stanze sono in numero limitato, e questo alimenta la sensazione di sentirsi “a casa”, soprattutto nel momento della colazione! Ovviamente ho scelto la stanza più panoramica a disposizione, con vista sulla cattedrale romanica. È  stato come dormire in un presepe, con le luci ed i colori del paesaggio che cambiavano ora dopo ora!
Alla reception ci hanno lasciato una cartina di Matera, illustrandoci un percorso che ci permettesse in una giornata di visitare tutto il borgo e le principali cose da vedere. Ci è stato spiegato che con il nome "Sassi" a Matera si intendono due grandi quartieri che costituiscono, insieme alla "Civita" e al "Piano", il centro storico della città. I due Sassi, che prendono il nome di Sasso Barisano, girato a nord-ovest; e di Sasso Caveoso, che guarda invece a sud; si dispongono sul fondo di due valli scavate dal passaggio dell'acqua. A dividere le due valli sorge la ripidissima rupe della Civita, che ospita la maestosa Cattedrale romanica. Infine, di fronte, l’altopiano della Murgia funge da magnifica quinta naturale a tale scenario, con le numerose chiese rupestri che si intravedono lungo i pendii.
Così di mattina, dopo aver fatto un’ottima colazione con vista, ci siamo addentrati in questa Betlemme italiana. Abbiamo percorso la strada panoramica che costeggia il canyon, fino ad addentrarci nel cuore dei vicoli. L'ingresso ad alcuni musei e alcune chiese è a pagamento, ma i prezzi si aggirano tutti intorno ai tre euro. Il nostro percorso si è concluso nella vivace Piazza Vittorio Veneto, luogo di incontro con i suoi mercatini, e cuore della parte più “moderna” di Matera, quella che ospita i negozi ed i pub. Noi abbiamo trascorso il sabato sera proprio passeggiando tra questa piazza e le strade limitrofe, e abbiamo provato il "Groove", che vi consiglio soprattutto se amate le birre artigianali, qui sono davvero ottime! Per il pranzo di Domenica invece abbiamo scelto il ristorante "Il Terrazzino", che affaccia proprio sui sassi di Matera, peccato che le temperature ancora molto basse non ci abbiano permesso di pranzare all'esterno. Il cibo però era davvero ottimo, la cucina materana è semplice ma gustosa: bruschette, formaggi, salumi, pizze rustiche, il pane materano che affettato assume la forma a cuore, la crapiata, una zuppa a base di grano, farro, lenticchie, ceci, fagioli, fave, patate e piselli. E poi i peperoni cruschi!
Penso che Matera sia uno di quei luoghi in grado di rimetterti in contatto con la parte più genuina di te stesso, sicuramente una bellezza da visitare almeno una volta nella vita.