Londra è una di quelle mete che sognavo da sempre, la capitale che mi incuriosiva di più, ma che per diversi motivi non ero ancora riuscita a visitare.

E, quando due settimane fa ho prenotato volo e alloggio, mi sono sentita felice come una bambina che aspetta l’arrivo di Babbo Natale. Ho cercato posti, angoli e dettagli che non potevo assolutamente tralasciare, intenzionata a vedere tutto. In realtà la prima cosa che mi ha stupita di Londra sono state le distanze
Tutto è vicino e al tempo stesso tutto è lontano, se avete 4 giorni a disposizione non potrete fare a meno di bus e metro, ma anche in questo caso c’è da camminare e scendere molte scale prima di arrivare ai treni. Io ho preferito i bus, la fermata era proprio sotto l’appartamento, e poi dal piano superiore avevo modo di vedere Londra strada dopo strada. 

La seconda cosa che mi ha stupita di Londra è stato il meteo. Appena arrivata piovigginava, ma io, metereopatica di professione, avevo già previsto questo tempo e mi ero preparata al meglio, cercando di non lasciarmi influenzare più di tanto. Dopo un’ora dal mio arrivo a Londra, improvvisamente, il sole. Un sole caldo, che mi ha accompagnata, con qualche nuvola di tanto in tanto, per tutto il viaggio. Si, ho avuto la fortuna di conoscere Londra con il sole (dopotutto ho anche visto la pioggia in Egitto, quindi mai dire mai in viaggio) e devo ammettere che è meravigliosa. 

Purtroppo non ho avuto modo di vedere proprio tutto tutto, ma voglio condividere con voi il mio itinerario, e quello che ho capito su come conoscere questa città, spero che possa esservi utile, se anche voi, come me, non ci siete mai stati. 
La prima cosa che dovete chiedervi è cosa volete davvero vedere! Io ad esempio, ho scelto fin da subito di non visitare i musei, avevo sognato così a lungo questa meta che avevo bisogno di vivere le sua strade, l’atmosfera che si respira tra le persone del posto, lasciare che mi contaminassi il più possibile con la sua cultura, i suoi colori ed i suoi suoni. 

Da brava instagrammer tutto ha avuto inizio alle 8.30 al 116 di Ebury Street, nel quartiere Belgravia, da Peggy Porschen, per una colazione super rosa, in un angolo di Londra dove tutto sa di fiaba. Vale davvero la pena fare colazione qui, non solo per la sensazione di relax che questo posto trasmette, ma soprattutto per i dolci, che nonostante tutto restano i veri protagonisti. Vi assicuro che non saprete scegliere tra torte e cupcake al gusto di Red Velvet, Strawberry e Champagne, Banoffee e Chocolate Heaven (di nome e di fatto).    

Dopo la colazione mi sono addentrata dentro Hyde Park, tra cigni, scoiattoli, magnifici ciliegi e magnolie fioriti. Il parco è davvero immenso, una volta al suo interno i rumori della città si fanno sempre più distanti, fino ad essere completamente sovrastati dalla natura. Esploratelo più che potete, perdendovi tra i suoi vialetti alberati, sedetevi su una delle panchine disseminate al suo interno per leggere un libro, o, se il tempo permette, sdraiatevi sul prato per una prima tintarella estiva, da veri londoners!






Nel mio itinerario originale sarei dovuta andare prima da Harrods, ma ho poi scoperto che la domenica questo grande magazzino di lusso apre alle 11.30, quindi ho preferito vedere prima Hyde Park e andare con calma da Harrods in tardissima mattinata.

Questi magazzini di lusso si trovano in una delle zone più ricche di Londra, Knightsbridge, nel quartiere di South Kensington, e sono i più grandi di Londra, in cui si vende “dallo spillo all’elefante”. Ve li racconterò in numeri: 10 porte di accesso, 7 piani e 300 reparti collegati da ascensori, corridoi e scale mobili, sembrano quasi un museo, con articoli costosissimi e, in alcuni casi, unici nel loro genere. 

Attraversando velocemente i Kensington Gardens (quanto avrei voluto fermare il tempo per esplorarli in lungo e in largo), abbiamo pranzato al The Champion, un pub in perfetto stile inglese consigliato soprattutto per le birre!







E, dopo il pranzo, mi sono completamente smarrita tra le strade di Notting Hill con le sue case in stile vittoriano, che passano dalle tonalità pastello a quelle più audaci.

Ho scattato probabilmente una foto ad ogni ingresso, senza essere in grado di dire quale mi piacesse di più, immaginando ogni volta di abitare in una di quelle case colorate. Mi sono stupita quando imbattendomi nella “famosa” villetta rosa e blu, ho trovato una fila di ragazzi in attesa di immortalarsi su quei gradini. Continuando la passeggiata ho percorso interamente Portobello Road, vitale e cosmopolita grazie all'abbondanza di negozietti, pub, e le bancarelle del Portobello Road Market aperte tutti i giorni ad orari diversi. In particolare nel weekend si tengono due ricorrenze interessanti: il sabato c’è il mercato dell’antiquariato, e la domenica mattina uno delle pulci.














Ma a Londra c’è un altro pittoresco mercato che vale la pena vedere e che è stato ultima tappa del mio primo giorno: il mercato di Camden Town.

Io sono arrivata ad orario di chiusura, ovvero le 18, e quindi non ho potuto perdermi nel labirinto di bancarelle che animano questa zona, ma nella mia memoria è impressa soprattutto la gente incontrata in questo quartiere; persone eccentriche, fuori dagli schemi, alternative così come del resto i negozi che fiancheggiano la strada principale: dall'oggettistica vintage al modernariato, vestiti e accessori punk, gothic, burlesque, e molto altro ancora. 

Ho preferito cenare proprio a Camden Town, da Poppies, famosa per il suo fish & cips che mi è piaciuto da morire! Avrei voluto provare anche quello take away ma non c’è stato modo, sicuramente ho molti motivi per cui ritornare presto a Londra!