Pare che tempo fa un certo Dottor Gregory Donald Johnson abbia affermato:


Ho studiato a lungo la geografia (…) dell’Italia, e sono giunto alla conclusione che il fatto che nessuno ricordi il capoluogo del Molise, il piatto tipico del Molise, una canzone popolare del Molise o perfino il dialetto di questa regione, si può spiegare così: il Molise non esiste”.

 

Leggendo queste parole ho pensato che, effettivamente, non ho mai sentito parlare di questa regione. Così ho deciso di andare a scoprire personalmente questa “Regione che non c’è”. 

E me ne sono innamorata!

Ospitalità, ottimo cibo, borghi incantati e panorami mozzafiato, il Molise è la regione perfetta per rallentare i ritmi e ricaricarsi. Quindi se siete in cerca di una meta italiana per un weekend autunnale vi racconto cosa ho visitato io in 48 ore!


1.    RITROVARE SÉ STESSI A MAFALDA.

 

Il mio tour è partito da qui, per la precisione dal  Centro Benessere “Le Fontanelle, una vera e propria oasi di pace privata, tra le colline molisane. Cristina, la proprietaria, ti accoglie fin dall’ingresso, curando ogni dettaglio per farti sentire a casa.

 

Questo centro benessere è sicuramente diverso da tutti gli altri provati fino ad oggi, in primis per la sua esclusività. La spa infatti viene prenotata privatamente ad una sola coppia; lo stesso vale per la piscina affacciata sulle colline molisane. Su richiesta, è disponibile anche una stanza. Insomma Le Fontanelle è a tutti gli effetti un rifugio privato, ideale se cercate privacy e tranquillità.

 

E’ possibile scegliere tra diversi percorsi spa, personalizzando l’esperienza in base alle proprie esigenze. Io sono entrata subito in empatia con Cristina, ho provato il rituale della lavanda dei piedi, di cui ignoravo il significato. Il percorso spa, totalmente privato, è stato indescrivibile. Dopo aver completamente staccato la spina con il resto del mondo per tre ore, mi sono sentita rigenerata, rilassata e pronta per proseguire il mio tour.





2.    PROVARE I PIATTI TIPICI IN UN AGRITURISMO.

 

Quando sono in un posto nuovo, mi piace scoprirlo attraverso tutti i sensi. Dunque non può mancare la parte gastronomica. Poco distante dal Centro Benessere, c’è “LaTramontana” un agriturismo a conduzione familiare dove si mangia divinamente. 

Mi sono innamorata della selezione di formaggi e salumi locali, per non parlare dei cavatelli con la ventricina, un salame insaccato tipico di questa regione. Tutto qui profuma di tradizione: la pasta che viene preparata al momento, il sugo che appartiene alle conserve annuali, ed il vino rosso di casa che accompagna il tutto. 






3.    TERMOLI IL BORGO CHE NON TI ASPETTI.

 

Il tardo pomeriggio ho proseguito fino a Termoli, il borgo che mi ha letteralmente conquistata. Racchiuso dentro le mura di un castello, la parte storica di Termoli è uno susseguirsi di vicoli, viuzze e casette colorate, da scoprire in un paio d’ore. Sicuramente non potete perdervi il vicolo più stretto d’Europa (largo appena 33 centimetri) ed il tramonto alle spalle del trabucco, che infiamma cielo e mare in uno spettacolo difficile da spiegare.

 



4. COLPO DI STATO A CAMPOBASSO.

Sebbene abbia una parte antica, Campobasso somiglia ad una cittadina che pullula di vita, ricca di localini, vinerie e lounge bar. Io ho scelto di provare Kudetà. Questa parola, che in indonesiano vuol dire “Colpo di stato”, ben descrive quello che è l’animo di questo posto. Più di un lounge bar, più di un ristorante. 

Un locale perfetto per chi cerca abbinamenti nuovi per piatti intramontabili (la cacio e pepe con gamberi e lime crea dipendenza). Tutto qui è dosato in maniera sapiente, non c’è una nota stonata, anche quando gli abbinamenti sono audaci. Consigliatissimo sia per la cena che per un cocktail dopo cena!






5.    ROCCAMANDOLFI, MACCHIAGODENA E FORNELLI.


Ma rimettiamoci in viaggio e raggiungiamo Roccamandolfi, un comune in provincia di Isernia, famoso per il suo Ponte Tibetano sospeso a 140 metri di altezza. Percorribile in totale sicurezza, vi assicuro che è un’esperienza da non lasciarsi scappare. Se avete tempo, potete poi proseguire scegliendo uno dei percorsi di trekking che partono dal ponte: il Sentiero dei fringuelli, lungo 3km, ed il Sentiero dei pastori, lungo 5km e definito difficile.


Se invece come me avete poco tempo, allora rimettetevi in auto, direzione: Macchiagodena. Perché visitare questo piccolo borgo di appena 1600 anime? Semplice perché Macchiagodena è un borgo promotore di cultura. Qui è possibile soggiornare gratis in cambio di un libro! L’iniziativa “portami un libro e ti regalo l’anima” è attiva fin dal 2014 ed ha permesso negli anni di realizzare una vera e propria biblioteca a cielo aperto fruibile da tutti!

Ammetto che il panorama offerto da questa “Terrazza sul Matese” è perfetto per leggere un buon libro!

 

E, per concludere questo breve tour tra alcuni dei tantissimi borghi molisani, vi consiglio di dedicare un paio di ore a Fornelli. Classificatosi come uno dei Borghi più belli d’Italia, questo posto è un inno alla vita lenta. 





6 – CASTEL PETROSO, LA LOURDES ITALIANA.


Esiste una Basilica in Molise che sembra essere stata trasportata dalla Francia e poi lasciata tra le colline. E’ la Basilica Minore dell’Addolorata, e rimarrete senza parole quando vedrete comparire la sua facciata neogotica nel bel mezzo del verde. Un vero colpo al cuore, la sua visione ha generato un misto di fascino e incredulità. Non a caso viene chiamata la Lourdes Italiana.

La Basilica è stata costruita nel posto dove nel 1888 la Vergine apparve a tre pastorelle.

Seguendo il percorso dietro la basilica è possibile vedere la grotta dove apparve la Madonna, la sorgente d’acqua miracolosa e la prima Chiesetta costruita subito dopo le prime grazie.